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Ici rimane in mezzo al guado.

Italcase.it
22 apr 2010
Circolari
Mentre a Roma si parla della possibile introduzione di un'imposta unica sugli immobili, l'Ici, la tassa comunale già esistente, rimane in mezzo al guado. Dove andrà a finire e con quali limiti nessuno lo sa. Ma intanto i comuni lombardi ricordano bene che dal governo devono ancora arrivare oltre 60 milioni di rimborsi per la compensazione dell'Ici prima casa, abolita nel 2008. A livello nazionale la cancellazione di questa imposta ha portato ai comuni minor entrate per 304 milioni, di cui la maggior parte proprio in Lombardia. Prima dell'abolizione dell'imposta sulla prima casa, in Lombardia i comuni raccoglievano dall'Ici 2,1 miliardi (dato 2007, con una crescita rispetto al 2003 del 16 per cento). Alla provincia di Milano spettava il primato della cifra raccolta, oltre 900 milioni, praticamente la metà dell'intero territorio regionale, in crescita di circa il 5% ogni anno. La città capoluogo da sola rappresenta quasi un quarto circa dell'intero gettito Ici. Per capire quanto sia importante l'imposta sugli immobili, basta dare un'occhiata alla composizione delle entrate nei comuni lombardi: circa il 60% dipende proprio dall'Ici, mentre la seconda fonte di sostentamento è rappresentata dalla Tarsu (20%), seguita dall'addizionale Irpef e dai trasferimenti statali e regionali. Per i comuni, pertanto, perdere una fetta di gettito Ici, dal 2008 in poi, è stato un problema di non poco conto. Per il presidente di Anci Lombardia, Attilio Fontana, «la scelta sull'Ici da parte del governo rappresenta una contraddizione, perché da una parte si parla di responsabilità da parte dei comuni nella gestione delle risorse, ma dall'altra il governo impedisce che ogni territorio decida quale è il suo fabbisogno». Adesso l'imposta comunale potrebbe essere ulteriormente ripensata, e magari finire dentro il nuovo calderone della super tassa sugli immobili. Da Roma tuttavia sta arrivando un input ben preciso: l'Ici prima casa non può essere ripristinata. Politicamente infatti rappresenterebbe una contraddizione molto poco popolare. La contraddizione però non sarebbe solo a carico del governo. Se infatti i comuni avessero davvero l'opportunità di ripristinare un'aliquota sulla prima casa, difficilmente i sindaci, per paura di perdere il consenso del proprio elettorato, sceglierebbero questa strada. Di fatto l'Ici prima casa, per una ragione o per l'altra, può essere considerata definitivamente cancellata. La super tassa sugli immobili permetterebbe però di recuperare gli arretrati e, anzi, ottenere molto di più del previsto.

Fonte: Il Sole 24 Ore