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Senza più comunicare all Agenzia, per le ristrutturazioni: pronti e via!.

Italcase.it
18 nov 2011
Circolari
Semplificazione per il bonus del 36%: per ottenerlo, non è più necessario inviare preventivamente al Centro operativo di Pescara la dichiarazione di inizio lavori

Dopo lo scorso anno, quando è stato registrato il record di richieste del 36%, quasi 500mila, anche il 2011 sembra seguire lo stesso andamento. Si risparmia dove si può! E farlo sulle imposte da pagare, rientrando un po' delle spese sostenute per riorganizzare l'appartamento di famiglia… è doveroso! E lo è in senso letterale. Per poter scontare l'Irpef, infatti, occorrono le fatture dei costi effettivamente pagati, nonché i bonifici bancari o postali effettuati in favore della ditta che ha svolto i lavori di ristrutturazione. Questo consente anche l'emersione del lavoro nero, che rappresenta, insieme all'evasione fiscale, uno dei principali problemi del nostro bel Paese.
Se al bar chiediamo lo scontrino, al geometra chiediamo la fattura! Ogni occasione è giusta per contribuire a diffondere la cultura della legalità.

La nuova normativa
"Per ridurre il peso della burocrazia che grava sulle imprese e più in generale sui contribuenti" recita così il "decreto sviluppo" (Dl 70/2011), che ha abolito le "comunicazioni all'Agenzia delle Entrate in occasione di ristrutturazioni che godono della detrazione del 36%".
Un provvedimento del 2 novembre, a firma del direttore della stessa Agenzia delle Entrate, elenca i documenti che devono essere conservati e tenuti a disposizione degli uffici fiscali che ne facciano richiesta:

- abilitazioni amministrative (concessioni, autorizzazioni o comunicazioni di inizio lavori), se previste
- domanda di accatastamento per gli immobili non censiti
- ricevute dell'Ici, se dovuta
- delibera assembleare e tabella con ripartizione delle spese in base ai millesimi, in caso di lavori concernenti parti comuni di edifici
- dichiarazione di consenso ai lavori da parte del possessore dell'immobile, se effettuati dal detentore diverso dai familiari conviventi
- comunicazione alla Asl, se prevista dalla legge per la sicurezza dei cantieri
- fatture e/o ricevute delle spese sostenute
- ricevute dei bonifici di pagamento.

Il contribuente, inoltre, dovrà indicare nella dichiarazione dei redditi dove "scala" la rata del 36% i dati catastali dell'immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore (inquilino, comodatario), gli estremi di registrazione dell'atto che ne costituisce titolo e tutti gli altri dati richiesti ai fini del controllo fiscale.

Fonte: Fisco Oggi