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Tassi dei mutui, nel 2021 sono ancora convenienti?.

Italcase.it
22 nov 2021
Circolari
Crescono i tassi fissi dei mutui ma per il momento i giovani guidano la domanda di prestiti per l’acquisto di casa. I dati del mercato mostrano che, sebbene sia alle porte l’inversione di tendenza sui tassi dei mutui, le offerte che si possono trovare sono ancora interessanti per chi sogna la prima casa.

Mutui a tasso fisso, occhio agli aumenti

A ottobre i tassi di riferimento dei mutui a tasso fisso hanno mostrato valori in crescita per le principali durate: l’IRS a 10 anni è 0,25%, a 20 anni è 0,54% e a 30 anni 0,50% (a settembre erano rispettivamente 0,07%, 0,41% e 0,41%), raggiungendo un picco per l’anno in corso. Per quanto riguarda le offerte dei mutui a tasso fisso delle banche, comunque, il Tan medio resta pari all’1,13% (dato medio delle durate a 20 e 30 anni), sia sui mutui a tasso variabile con Tan medio pari allo 0,76%. Accendere un mutuo resta dunque ancora molto conveniente.

Mutui giovani, più prime case
Il momento è caldissimo per i giovani che desiderano comprare casa grazie alla spinta della norma sui mutui giovani contenuta nel Decreto Sostegni Bis. I mutui richiesti dagli under 36 fanno infatti registrare un +38% rispetto al primo trimestre dell’anno (dal 32,6% al 44,9% del totale).

Questo porta anche a un aumento dei mutui con finalità acquisto prima casa. Si pensi che facendo un paragone con il primo trimestre dell’anno, l’incremento delle richieste con finalità acquisto prima casa è del +39% (dal 52,2% al 72,4% del totale), raggiungendo un picco storico per l’Osservatorio. Iniziano a crescere anche le erogazioni dei mutui acquisto prima casa che, sempre confrontando il trimestre attuale con il primo trimestre dell’anno, passano da 39,4% a 56,0%. Da un’analisi sui richiedenti mutuo acquisto prima casa si nota come nel trimestre corrente circa 3 mutui su 4 richiesti per questa finalità abbiano un LTV superiore al 71% e come negli ultimi due trimestri (quelli interessati dalla norma sui giovani) più del 55% dei mutui è stato richiesto da under 36 (rispetto al 45% dei trimestri precedenti).

Nuovo mutuo o surroga?
Meglio un nuovo mutuo o la surroga del vecchio? A seconda dell’età del richiedente, la risposta è diversa: chi chiede un nuovo ha infatti in media 38 anni, un reddito di poco inferiore ai 2.000 € al mese e domanda mediamente un Loan To Value del 77%, con importi medi richiesti che si attestano intorno ai 147.000 euro e durata media di 25 anni.

Si discosta quindi in maniera considerevole dal profilo medio del richiedente una surroga: quest’ultimo, infatti, ha un reddito più alto (circa 2.220 €), un’età maggiore (oltre i 43 anni) e richiede importi medi più bassi (128 mila euro circa) con LTV del 57% per 20 anni di durata.

Durata del mutuo per la prima casa
Dai dati emerge anche la crescita dei mutui richiesti ed erogati per lunghe durate. Rispetto all’inizio dell’anno aumentano notevolmente le richieste per durate del finanziamento sopra i 25 anni (+36%, dal 31% al 42% del mix), con conseguente incremento degli importi medi richiesti che sfiorano i 140mila euro (importo più alto dal 2011).

Mutuo, quanti soldi chiedere?
Quali somme chiede chi fa domanda di mutuo? Secondo quanto rilevato i mutui oltre i 25 anni di durata sono aumentati da inizio anno dal 22,6% al 28,3% del totale (+25%), e l’importo medio erogato del trimestre corrente segna il record assoluto dal 2010 pari a 144.767 euro. Cresce la fiducia dopo un 2020 di grandi sacrifici e lo si deduce dall’aumento del LTV medio. Numeri importanti, infatti, per il LTV superiore all’80%: le richieste rispetto all’inizio dell’anno sono l’85% in più (dal 18,5% al 34,4% del totale), evidentemente trainate dalle agevolazioni per gli under 36.